Il segno dei tre. Holmes, Dupin, Peirce

Sherlock Holmes, nei racconti di Conan Doyle, parla sovente del suo metodo, e ne parla sempre in termini di "deduzione". Da tempo anche i logici e i filosofi della scienza, quando discutono del metodo scientifico, dedicano spesso alcune righe a Sherlock Holmes, perché si sono resi conto che, seppur in forma narrativa, il detective stava esponendo dei criteri di osservazione e scoperta che sono affini a quelli di altre discipline. In effetti quello di cui parla Holmes era già stato definito da Peirce come "ipotesi" e "abduzione". Negli ultimi anni, studiosi di discipline diverse hanno considerato le relazioni tra Holmes, Pierce, la logica della scoperta scientifica, il metodo di Dupin di Poe, e altri problemi epistemologici.Indice: "One, two, three... Uberty" (A mo' di introduzione), di Thomas A. Sebeok;"Voi conoscete il mio metodo": un confronto fra Charles S. Peirce e Sherlock Holmes, di Thomas A. Sebeok e Jean Umiker-Sebeok;Sherlock Holmes: psicologo sociale applicato, di Marcello Truzzi;Spie. Radici di un paradigma indiziario, di Carlo Ginzburg;To guess or not to guess?, di Massimo A. Bonfantini e Giampaolo Proni;Le orme del pensiero, di Gian Paolo Caprettini;Sherlock Holmes e la logica moderna: verso una teorizzazione della ricerca di informazione attraverso domande, di Jaakko Hintikka e Merril B. Hintikka;Sherlock Holmes formalizzato, di Jaakko Hintikka;Il modello del detective: Charles S. Peirce e Edgar A. Poe, di Nancy Harrowitz;Corna, zoccoli, scarpe. Alcune ipotesi su tre tipi di abduzione, di Umberto Eco;Sherlock Holmes, detective filosofo, di Wulf Rehder.